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Sant'Ambrogio, colletta antidegrado: arrivano le telecamere di sicurezza
I commercianti sono esasperati dalla situazione
Commenti"Basta con i balordi, la situazione è invivibile. Abbiamo deciso di autotassarci" di EMANUELE BALDI
[Sant'Ambrogio, colletta antidegrado (New Press Photo)]
Sant'Ambrogio, colletta antidegrado (New Press Photo)Firenze, 8 gennaio 2013 - QUATTRO OCCHI elettronici per scandagliare gli anfratti delle notti diSant’Ambrogio, luci più potenti proiettate sulle vie del rione e un filo diretto con le forze di polizia. I commercianti di uno dei quartieri più delicati del centro storico hanno deciso di aprire il portafogli, mettere insieme settemila euro ed acquistare alcune telecamere «per la sicurezza della zona».
«CI SIAMO autotassati per il bene di tutti, per rendere più vivibile il quartiere perchè noi, esattamente come i residenti, siamo vittime dei balordi» spiega Alessandro, patron del Caffè che affaccia nella piazzetta di Sant’Ambrogio e capofila dell’iniziativa studiata in sinergia con il Comune e la prefettura.
Il rione, uno scrigno popolare e rustico, non ha gli spazi di sfogo dell’Oltrarno e soffre per questo, più di altre zone, le scorribande disordinate di “quelli della notte” che da qualche anno hanno (ri)eletto Sant’Ambrogio come luogo di ritrovo.
La zona è divertente, pullula di locali, è piacevole. Ma, com’è noto, dove c’è ressa, spesso, ci sono anche i problemi. Risse, tensioni, vandalismi. Ne sa qualcosa Don Carlo Guarnieri, il parroco che ha lanciato una serie di appelli per la tutela della piazza e, per tutta risposta, si è ritrovato più volte i gradini della chiesa imbrattati e, una volta, nella notte di Pasqua, perfino l’ “omaggio” di una macabra croce fatta, a sberleffo, con i cesti neri del mercato appiccicati con il nastro isolante. «Non so quante volte ho detto che la colpa degli ubriachi che fanno casino non è nostra, — prosegue Alessandro il cui locale, il più visibile, è finito più volte nell’occhio del ciclone — qui davanti arriva gente già ubriaca perchè per due spiccioli si è comprata da bere ai mini-market».
L’ALTRA SERA, davanti ai nostri occhi, un giovane dell’est è entrato, fradicio di birra, dentro il Caffè urlando e con un pugno ha sfasciato la porta del bagno.
La situazione non è semplice. Basteranno le telecamere a risolvere i problemi? I commercianti lo sperano e lo spera anche il vicesindaco Dario Nardella, che ha “benedetto” il progetto anche nel corso dell’ultima riunione del comitato per l’ordine pubblico.
«E’ un progetto che stiamo portando avanti da tempo — spiega Nardella — oltre ai commercianti della zona abbiamo coinvolto, ovviamente la polizia di stato e la Prefettura». «Siamo in dirittura d’arrivo — aggiunge il vicesindaco — anche se una data precisa per l’attivazione delle telecamere ancora non c’è, stiamo aspettando una risposta definitiva della questura alla quale dovrebbe spettare il compito di visionare i filmati». Filmati che dovrebbero essere cancellati, ogni volta, dopo 72 ore. Già individuate, invece, le postazioni per gli occhi elettronici. Sopra il chiosco del trippaio verrebbe installato un apparecchio con due telecamere, una puntata verso via de’Macci e l’altra verso la scalinata della chiesa. L’altro apparecchio dovrebbe finire vicino all’insegna della farmacia, sull’altro lato della piazza. Gli “occhi” in questo caso dovrebbero “coprire” sia l’area della piazza che insiste vicino a via Carducci che il primo tratto di via Pietrapiana.
I commercianti sono esasperati dalla situazione
Commenti"Basta con i balordi, la situazione è invivibile. Abbiamo deciso di autotassarci" di EMANUELE BALDI
[Sant'Ambrogio, colletta antidegrado (New Press Photo)]
Sant'Ambrogio, colletta antidegrado (New Press Photo)Firenze, 8 gennaio 2013 - QUATTRO OCCHI elettronici per scandagliare gli anfratti delle notti diSant’Ambrogio, luci più potenti proiettate sulle vie del rione e un filo diretto con le forze di polizia. I commercianti di uno dei quartieri più delicati del centro storico hanno deciso di aprire il portafogli, mettere insieme settemila euro ed acquistare alcune telecamere «per la sicurezza della zona».
«CI SIAMO autotassati per il bene di tutti, per rendere più vivibile il quartiere perchè noi, esattamente come i residenti, siamo vittime dei balordi» spiega Alessandro, patron del Caffè che affaccia nella piazzetta di Sant’Ambrogio e capofila dell’iniziativa studiata in sinergia con il Comune e la prefettura.
Il rione, uno scrigno popolare e rustico, non ha gli spazi di sfogo dell’Oltrarno e soffre per questo, più di altre zone, le scorribande disordinate di “quelli della notte” che da qualche anno hanno (ri)eletto Sant’Ambrogio come luogo di ritrovo.
La zona è divertente, pullula di locali, è piacevole. Ma, com’è noto, dove c’è ressa, spesso, ci sono anche i problemi. Risse, tensioni, vandalismi. Ne sa qualcosa Don Carlo Guarnieri, il parroco che ha lanciato una serie di appelli per la tutela della piazza e, per tutta risposta, si è ritrovato più volte i gradini della chiesa imbrattati e, una volta, nella notte di Pasqua, perfino l’ “omaggio” di una macabra croce fatta, a sberleffo, con i cesti neri del mercato appiccicati con il nastro isolante. «Non so quante volte ho detto che la colpa degli ubriachi che fanno casino non è nostra, — prosegue Alessandro il cui locale, il più visibile, è finito più volte nell’occhio del ciclone — qui davanti arriva gente già ubriaca perchè per due spiccioli si è comprata da bere ai mini-market».
L’ALTRA SERA, davanti ai nostri occhi, un giovane dell’est è entrato, fradicio di birra, dentro il Caffè urlando e con un pugno ha sfasciato la porta del bagno.
La situazione non è semplice. Basteranno le telecamere a risolvere i problemi? I commercianti lo sperano e lo spera anche il vicesindaco Dario Nardella, che ha “benedetto” il progetto anche nel corso dell’ultima riunione del comitato per l’ordine pubblico.
«E’ un progetto che stiamo portando avanti da tempo — spiega Nardella — oltre ai commercianti della zona abbiamo coinvolto, ovviamente la polizia di stato e la Prefettura». «Siamo in dirittura d’arrivo — aggiunge il vicesindaco — anche se una data precisa per l’attivazione delle telecamere ancora non c’è, stiamo aspettando una risposta definitiva della questura alla quale dovrebbe spettare il compito di visionare i filmati». Filmati che dovrebbero essere cancellati, ogni volta, dopo 72 ore. Già individuate, invece, le postazioni per gli occhi elettronici. Sopra il chiosco del trippaio verrebbe installato un apparecchio con due telecamere, una puntata verso via de’Macci e l’altra verso la scalinata della chiesa. L’altro apparecchio dovrebbe finire vicino all’insegna della farmacia, sull’altro lato della piazza. Gli “occhi” in questo caso dovrebbero “coprire” sia l’area della piazza che insiste vicino a via Carducci che il primo tratto di via Pietrapiana.